«Avevo firmato un contratto per “Divo Nerone”, musical pluripremiato che dal 1° giugno sarà in scena ai Fori Imperiali. Avevo anche già preso parte al promo dello spettacolo, a cui avrei dovuto lavorare fino a settembre, probabilmente con una ripresa invernale. E invece, con mia grande sorpresa, è arrivato questo dono meraviglioso». Il regalo di cui parla Eleonora Scopelliti, nota al pubblico del piccolo schermo per essere stata a lungo una delle danzatrici professioniste di “Amici”, il talent di Maria De Filippi, è il bimbo che nascerà tra tre settimane. «Si chiamerà Liam, significa volontà di protezione» dice. «Io e mio marito (il modello Humbert Glaffo, ndr) lo desideravamo da tre anni. Sono rimasta incinta nel momento in cui avevamo perso le speranze. Ora mi sto allenando al parto come se fosse un’audizione: non sai mai cosa ballerai, se ti piacerà, se sarà dura o no». Durante la dolce attesa Eleonora non ha rinunciato alla danza, ideando Dolce GraviDanza, un corso rivolto non solo alle donne col pancione ma a tutte coloro che desiderano vivere in armonia con il proprio corpo e la propria mente.

Ci racconti cos’è Dolce GraviDanza e com’è nata l’idea?

Dolce GraviDanza è un percorso di danze legate ai cinque sensi, ai quattro elementi ed ai sette chakra, i nostri punti energetici. I primi tre mesi della dolce attesa, quelli più delicati, li ho dovuti trascorrere stando a riposo, mi sono dedicata alla meditazione ed all’ascolto della musica. Su Internet cercavo un’attività fisica adeguata, ma non c’era nulla, e così ho deciso di crearla io. Il progetto è nato su di me, mi ha fatto sentire bene. Mio marito, allora, mi ha suggerito di condividerlo con altre donne. Ho quindi creato dei tutorial indirizzati a tutte. Essendo una ballerina volevo che le coreografie potessero essere adatte anche a chi non avesse mai fatto danza, perciò sono state testate su donne comuni in gravidanza. Sono l’ideale per la dolce attesa perché i movimenti non gravano sulla schiena e sull’addome, mentre lavorano sulla muscolatura di gambe e braccia, con un ritmo che non incide troppo sul respiro. È un lavoro rilassante, alla portata di tutti, indicato anche a coloro che vogliono sentirsi in armonia fisica, mentale ed emozionale. Queste danze si possono seguire sul mio canale Youtube, sul mio nuovo sito www.eleonorascopelliti.com, dove c’è anche la possibilità di parlare direttamente con me, poiché rispondo a dubbi e domande. Sono tanti i consensi positivi che ho raccolto ed a settembre partiranno dei corsi a Roma. Il progetto sul web proseguirà anche dopo la gravidanza, voglio portarlo avanti mentre cresco mio figlio, non voglio lasciarlo a nessuno ma occuparmene direttamente. Con lui ho intenzione di continuare le danze tenendolo nel marsupio, con il passeggino, all’aperto durante la passeggiata.

Come vive una danzatrice i cambiamenti del suo corpo durante la gravidanza?

Adoro vedere la pancia che cresce. Il corpo cambia e in questo periodo l’attività fisica è importante perché mantiene il metabolismo attivo. Io in questi mesi mi son sentita piena di energia, in armonia con il bambino. Ho fatto acquagym con un’ostetrica e massaggi specifici per aiutare il linfodrenaggio. Non ho seguito alcuna dieta, che non ho mai fatto nella mia vita, perché credo che il segreto sia mangiare un po’ di tutto. E soprattutto se si consuma energia lo stomaco non deve mai rimanere troppe ore vuote, è giusto fare piccoli spuntini, magari salutari con frutta fresca o secca. Ho preso undici chili e la gravidanza finirà tra tre settimane, spero di rientrare nei dodici. Ma è un momento talmente bello che non mi preoccupo di questo, il fisico che cambia ti fa capire che sta cambiando anche la tua vita.

Ci racconti come ti sei avvicinata alla danza?

La danza l’ho sempre amata, fin da bambina. Anche quando non ballavo dicevo a tutti che ero una ballerina. Mia mamma ha aspettato i dieci anni per iscrivermi in una scuola. Ma in ogni festa di piazza non mi trovavano mai perché salivo sempre su un palcoscenico. Ho iniziato gli studi in una scuola privata e dopo aver superato l’esame di ammissione ho cominciato il percorso alla Scuola del Teatro dell’Opera di Roma, dove mi sono diplomata nel 2000, sotto la direzione di Elisabetta Terabust. E’ stata una scuola rigida, che mi ha dato molto. Il classico è fondamentale, è la base per tutti gli altri stili.

Dalla danza classica sei poi passata alla televisione.

Dopo il diploma mi avevano proposto di entrare in una compagnia in Francia, ma ho rinunciato per la tv. Ho cominciato questo tipo di carriera perché mi piaceva abbinare al classico il moderno, il ballo sui tacchi, i passi a due. Il mio primo programma è stato “Sarabanda”, a cui sono seguiti “Buona Domenica”, “Domenica In”, “Sanremo”, “La Corrida”. Dopo essere stata a Londra, dove ho vissuto un’esperienza bellissima con il film “Nine” di Rob Marshall, sono tornata in Italia e sono entrata nel corpo di ballo dei professionisti di “Amici”. Questo programma mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere dal pubblico come Eleonora, non solo come ballerina. Devo tanto a Maria De Filippi, che mi ha dato questa possibilità. Quando è subentrato Giuliano Peparini le cose sono cambiate, lui aveva i suoi ballerini. E io avevo bisogno di stimoli nuovi. Perciò ho ripreso a lavorare in Rai con Bill Goodson, un coreografo che adoro perché tira fuori la femminilità e usa molto la tecnica.

La danza cosa rappresenta per te?

È nata come passione, poi è diventata un mestiere e una filosofia di vita. Sono fortunata perché faccio una cosa che mi piace, mi fa star bene con me stessa e mi dà il pane quotidiano. La danza è un’espressione senza il bisogno di parole, sul palcoscenico si trasforma in adrenalina, mi fa sentire le farfalle nello stomaco. Finché sentirò quell’emozione, quella sensazione che mi fa sentire viva, continuerò a ballare. Ma credo anche che non si possa danzare in eterno, il percorso si deve evolvere. E infatti, dopo aver vissuto tante esperienze, son felice di tramandare agli altri quello che ho avuto il piacere di assorbire in questi anni. Mi piace insegnare, è una continua evoluzione ed un costante aggiornarsi perché bisogna sempre riconfermare il proprio valore. Il nostro non è come un lavoro alla scrivania, è una libera professione, dobbiamo sempre dimostrare il nostro valore.

Cosa ti senti di consigliare ai giovani che intendono fare della danza la propria professione?

Noto che oggi non c’è più lo spirito di sacrificio, si è meno propensi allo studio, si vogliono subito i risultati. Ma ai giovani dico di studiare tanto: quello che vi ritroverete è il vostro bagaglio. Alcuni ballerini hanno studiato poco e pur di andare in tv hanno accettato lavori a pochi soldi o gratis. Questo uccide la categoria della danza. È importante avere il proprio valore artistico, una preparazione solida. Ai ragazzi, quindi, consiglio di farsi trovare preparati. In questo modo nessuno può approfittare di loro e se vengono presi per un programma è solo perché lo meritano.

Cosa ti auguri per il tuo futuro professionale?

Di continuare ad emozionarmi con la danza. Mi piacerebbe far crescere il marchio che ho registrato. Riprenderò anche con programmi tv e produzioni teatrali. Qualcuno mi ha già contattata. Ma ora non voglio prendere impegni per dedicarmi alla nuova esperienza della maternità. Desidero vivermi il presente.