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Dal 1997, Maggio della Musica promuove concerti di alto livello in luoghi storici, valorizzando giovani talenti e sperimentazioni artistiche.
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Maggio della Musica

A Napoli, il binomio Maggio della Musica – Maggio dei Monumenti prende forma nel lontano 1997, sotto la direzione artistica del pianista Sandro De Palma. Si consolida felicemente, in seguito, sotto gli auspici del Polo Museale Napoletano e con il sostegno della assidua presenza di un pubblico competente e, col tempo, sempre più numeroso e fidelizzato.  Molti i luoghi d’arte che, dal 1997 a oggi, hanno visto esibirsi i musicisti accolti nei cartelloni del “Maggio”: l’Auditorium di Castel Sant’Elmo, il Salone da Ballo e l’auditorium della Reggia di Capodimonte, il Teatrino di Corte di Palazzo Reale (disegnato, nel 1768, da Ferdinando Fuga), l’ottocentesca Chiesa Anglicana di Napoli, la Sala degli Specchi e la Veranda Neoclassica di Villa Pignatelli, il Galoppatoio Borbonico della Reggia di Portici. Artisti e formazioni cameristiche di grande prestigio hanno suonato, nel corso degli anni, per il pubblico del “Maggio”. Dal lunghissimo elenco di ospiti illustri citiamo i nomi di Grigory Sokolov, Viktoria Mullova, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Michele Campanella, Rudolf Buchbinder, Renaud Capucon, Philharmonische Camerata Berlin, Prazak Quartet, Sinfonietta Koln, Philharmonia Wien, Quartetto d’Archi della Scala di Milano, David Geringas, Danil Trifonov, Stefano Bollani, Philippe Entremont, Ivo Pogorelich. A partire dal 2011, il “Maggio” si apre a una nuova fase progettuale affidando la direzione artistica dell’associazione al pianista Michele Campanella, che subentra a Sandro De Palma. In anni di collaborazione fortunata, Campanella saprà rinnovare le coordinate dell’attività musicale, innestando elementi di originalità all’interno di un percorso ormai tracciato e nel rispetto di una vocazione felicemente consolidata. Dopo 11 anni di proficua collaborazione, Michele Campanella ha lasciato la direzione artistica del “Maggio della Musica” alla fine della stagione 2021. Il nuovo direttore artistico dell’associazione, in carica dal 2022, è Stefano Valanzuolo, giornalista e critico musicale, già direttore generale del Ravello Festival e direttore artistico dell’Arena Flegrea di Napoli. Il solco tracciato dal “Maggio” in molti anni di storia e di attività, ormai, è chiaro e affidabile, motivo per cui anche la nuova direzione artistica ha scelto di non discostarsi da un’offerta che inevitabilmente faccia leva sulla qualità della proposta performativa e coinvolga nomi importanti del panorama internazionale. Tuttavia, la scelta è anche quella di ampliare gradualmente il campo delle capacità espressive degli spettacoli, sfiorando la dimensione teatrale e, per esempio, anche quella jazzistica (con la collaborazione preziosa di Emilia Zamuner). La valorizzazione dei giovani musicisti resta un punto di riferimento ineludibile per le attività del “Maggio della Musica”, come dimostra pure la volontà di confermare e, anzi, rafforzare il capitolo denominato “Maggio del Pianoforte”, vetrina di inestimabile valore per pianisti emergenti italiani e stranieri, e infine di dedicarsi ad un’attività formativa che stimoli la curiosità del pubblico di domani.

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