Una NID Platform di successo

NID Platform 2024 a Vicenza: 520 operatori, 20 spettacoli e 6 Open Studios celebrano la danza italiana, da Jenna a Bolognino, tra innovazione e ricerca.

520 operatori del mondo della danza, di cui 66 internazionali, 800 spettatori, 20 giornalisti accreditati a 20 spettacoli. Questi i numeri della NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana 2024, intitolata Get Back to Dance, organizzata quest’anno a Vicenza dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale, con il sostegno del Ministero della Cultura, la Regione Veneto e il Comune di Vicenza.

Il progetto, giunto all’ottava edizione, è nato per volere di ADEP (Associazione Danza Esercizio Promozione), Federvivo-Agis e RTO (Raggruppamento Temporaneo d’Operatori), la Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e le Regioni di riferimento, con lo scopo di promuovere e sostenere la migliore produzione coreutica italiana e mettere in contatto le compagnie italiane e gli operatori del settore italiani e internazionali, al fine di creare un dialogo tra produzione e distribuzione e dare visibilità alla qualità artistica della scena italiana.

Chi ha partecipato ha assistito a 12 spettacoli, due spettacoli “fuori formato” e sei Open Studios, ovvero progetti coreografici in fase di lavorazione e sviluppo della durata massima di dodici minuti. Tutti scelti tra oltre 150 candidature arrivate attraverso un bando di partecipazione e selezionate da una commissione di operatori culturali coordinata da Pier Giacomo Cirella (rappresentante capofila RTO NID 2024 e Segretario Generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza).

Ad inaugurare la NID di Vicenza è stata Danse Macabre!, coreografia realizzata da Jacopo Jenna per la compagnia KLm – Kinkaleri, un austero invito a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con la contemporaneità, ricercando attraverso una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, testi, musica elettronica e luce.

A seguire lo spettacolo firmato da Antonella Bertoni, Femina, una performance che la coreografa ha definito “uno spazio di traduzione e allucinazione in quadro scenico di possibili forme e nomi del donnesco e femmineo mondo contemporaneo”.

E poi la coreografia di Francesco Marilungo, prodotta da Körper, Stuporosa, riflessione danzata sullo stato di lutto. E, infine, Elegia, firmata da Enrico Morelli per MM Contemporary Dance Company, una danza corale amplificata dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri: un elogio del prendersi cura del prossimo.

La seconda giornata è stata dedicata quasi interamente agli Open Studios. Gli spettacoli facenti parte della sezione Programmazione sono stati invece:

  • That’s All Folks!, coreografia di Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti (Compagnia Simona Bucci – Compagnia degli Istanti / Fritz Company Bigi-Paoletti)
  • Alce, di Fabrizio Favale (Compagnia Le Supplici)

Nella sezione Fuori Formato si è visto:

  • Il mondo altrove: una storia notturna, di Nicola Galli (TIR Danza)
  • SPORT, coreografia di Salvo Lombardo

Nell’ultima giornata:

  • Decisione Consapevole, coreografia di Roberto Tedesco (Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza)
  • Zugzwang, di Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro (Sosta Palmizi)
  • In chiusura Sinking, coreografia di Sasha Riva e Simone Repele (A.S.A.P.Q.), definiti “poeti della danza
  • Samia, coreografia firmata da Adriano Bolognino

Un’edizione che verrà ricordata.