La fantascienza può essere raccontata anche in danza?
Per Claudio Malangone, direttore della Compagnia Borderline, e per Virginia Spallarossa, direttrice della compagnia Déjà Donné, è possibile.
Il 22 novembre (ore 21), all’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, andrà in scena Framing, una loro coreografia ispirata a un testo scritto dall’autrice di fantascienza statunitense Vonda N. McIntyre.
Un progetto che nasce innanzitutto dal desiderio dei due coreografi di continuare una collaborazione già rodata, ma che per la prima volta li porterà a costruire lo spettacolo “a quattro mani”, stando in sala insieme.
La ricerca parte da uno spazio interiore, un microcosmo nel quale appaiono due corpi. Persi e abbandonati su un pianeta desolato, i personaggi esplorano questo universo animandolo con il loro immaginario. Il luogo nel quale si muovono è un’isola in transito nella galassia, un ambiente dove occorre riapprendere a muoversi e percepire come se fosse la prima volta.
“Mi è già capitato di lavorare ad una produzione con altri coreografi, ma nelle altre esperienze ci siamo sempre divisi i quadri, ispirandoci solo allo stesso concept. – dice Claudio Malangone – Stavolta è stato differente: siamo entrati in sala contemporaneamente e insieme abbiamo lavorato in sinergia alla stesura, fin dalle prime improvvisazioni coi danzatori. Immediatamente si è creato uno straordinario feeling, che ha messo in risalto una stimolante affinità creativa.”
“Sono perfettamente d’accordo – dice Spallarossa – e aggiungerei che è sempre prezioso riuscire a trovare una sintonia che permetta di creare condividendo.”
In scena Simona De Martino e Luigi Aruta. Musiche di Philip Glass. Produzione Déjà Donné/Borderlinedanza 2024, con il sostegno del MIC, Regione Campania e Regione Liguria.