ANNAMARIA DI MAIO: “40 anni DI FORMAZIONE E NON SENTIRLI”

Annamaria Di Maio guida ARB Dance Company da 40 anni, formando danzatori e valorizzando creatività, stravaganza e inclusione attraverso la danza.

ANNAMARIA DI MAIO, DIRETTORE ARTISTICO DELL’ARB DANCE COMPANY OLTRE A DEDICARSI ALLA FORMAZIONE DEI DANZATORI IN CAMPANIA DA QUARANT’ANNI, SIN DALL’INIZIO DELLA SUA ATTIVITÀ, HA MESSO A DISPOSIZIONE DEI GIOVANI DEL TERRITORIO CASERTANO LA SUA PASSIONE E COMPETENZA CON UN OBIETTIVO PRECISO: OFFRIRE LORO UNA POSSIBILITÀ DI RIVALSA ARTISTICA E CULTURALE.

Per Arabesque è stato un anno impegnativo: tanti spettacoli e un traguardo raggiunto: i primi 40 anni nel campo della formazione.

“40 anni sono volati in un soffio, mi sento ancora con la stessa passione e desiderio di danzare e far danzare. Voltandomi indietro vedo tanti successi ottenuti, a volte anche con tanta fatica. Nell’ambito della formazione sono tanti i danzatori che abbiamo lanciato e i loro successi sono il nostro successo. Nel campo della promozione poi abbiamo battezzato numerose giovani carriere di coreografi grazie al contest ‘New Dance Generation’. Quest’anno sosteniamo il lavoro Not Just Right Dance di Marco Munno”.

Questa estate porta in giro una coreografia dal titolo “StraVaganze” firmata da Fernando Suel Mendoza in cui si parla di diritto alla stravaganza e in cui si enfatizza l’originalità e la diversità. Quanto è importante secondo lei la stravaganza?

“StraVaganza è un solo che Fernando Suels Mendoza, danzatore storico della compagnia di Pina Baush, ha voluto creare per Roberta De Rosa, danzatrice di Arb dance company, per celebrare il diritto alla libertà. Io credo sia necessario non avere restrizioni, essere liberi di essere se stessi senza per questo limitare le libertà altrui: essere coscienti e consapevoli della propria individualità e singolarità per poter far parte nel modo migliore di una società che rispetti e non dimentichi il singolo con le proprie caratteristiche artistiche, culturali, ideologiche ed etniche”.

Un’estate piena di spettacoli e per l’anno nuovo, in cui festeggerai i 15 anni di attività come produzione, pensi di lavorare a qualche iniziativa speciale?

“Beh, lei mi insegna, i progetti non si annunciano prima, ma solo quando sono già in fase di realizzazione! Un po’ di curiosità e di attesa per il 2025”.